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Cosa Vedere Puglia

Trani, un piccolo gioiello incastonato sul mare

Cattedrale di trani
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Oggi vogliamo parlarvi di un’altra bellissima città Pugliese che si affaccia sul Mar Adriatico: Trani, un piccolo scrigno di cultura, arte e natura tutta da scoprire. Se non avete ancora avuto modo di visitarla, ecco alcuni consigli su cosa vedere a Trani.

cosa vedere a trani

Cosa Vedere a Trani

Il punto migliore da cui ammirare l‘insenatura su cui si affaccia la città antica è il fortino di Sant’Antonio.

All’antico fortilizio, che era destinato alla difesa della punta orientale del porto, si accede attraverso la Villa Comunale, uno dei più affascinanti giardini sul mare abbellito da lecci, palme e pini.

Dal fortino si distinguono con chiarezza alcuni monumenti del centro storico come la cattedrale, le tre absidi della chiesa di Ognissanti, la chiesa di santa Teresa.

La Chiesa di Ognissanti

Cosa vedere a Trani: La chiesa di Ognissanti fu costruita nel corso del XII secolo dall’ Ordine dei Templari che dal porto di Trani partivano per la Terrasanta. La presenza di questo ordine è testimoniata da una iscrizione sulla facciata centrale, che ci suggerisce l’esistenza di un certo Costantino, medico e abate di tale chiesa e anche lui affiliato ai Templari e dalla “storia della traslazione del corpo di san Nicola Pellegrino”.

I Templari

Infatti, i Templari avrebbero partecipato alla traslazione del corpo del santo, durante la quale si sarebbe verificato un miracolo: dalla cattedrale si sarebbero levate nel cielo terso due colonne di nuvole. Inoltre, accanto al portale principale lo sguardo si sofferma su due semicolonne decorate, sormontate dagli unici capitelli dell’intera costruzione. In essi, sono visibili foglie di acanto sulle quali poggiano due angeli che recano in una mano lo scettro e nell’altra un globo crociato. Nel capitello destro, uno dei due angeli sporge verso il centro lo scettro, addentato da un dragone e sormontato da un volto umano con barba e baffi. Si tratta forse del Bafonetto dei Templari? (l’idolo pagano di cui i Templari si servivano, secondo l’Inquisizione, durante le loro cerimonie di iniziazione).

Percorrendo via Arcangelo Prologo e girando a sinistra, si può visitare un luogo di notevole suggestione: il quartiere ebraico, con le sinagoghe di sant’Anna e di santa Maria di Scolanova.


Cattedrale di Trani

Cos’altro vedere a Trani? Ripercorrendo via Arcangelo Prologo e girando a destra si arriva alla Cattedrale di Trani, l’edificio più celebrato del romanico pugliese e dedicato al giovane pellegrino Nicola.

Cattedrale di Trani

La storia di Nicola

Oltre ad informarvi su cosa vedere a Trani, non potete non conoscere la storia di Nicola. Nicola era un pastore greco, nato a Stiri che conduceva una vita eremitica intrisa di spiritualità.

Egli recitava continuamente il “Kyrie eleison” (cioè Signore pietà) e per questo motivo era considerato pazzo e deriso da tutti. Dopo essere stato chiuso in un monastero in cui veniva spesso percosso, Nicola decise di recarsi in pellegrinaggio a Roma.

Durante il viaggio fu gettato in mare per il suo incessante ripetere Kyrie eleison, ma nonostante ciò giunse per miracolo ad Otranto. Scacciato da Lecce e Taranto, Nicola giunse a Trani nel 1094. Le sue lodi al Signore attirarono bambini ed abitanti della città a cui il giovane pellegrino donava sempre parole di conforto.

I miracoli

Infine, l’arcivescovo di Bisanzio, colpito dalla sua semplicità, decise di dargli vitto e alloggio a Trani, ma poco dopo Nicola si ammalò e morì il 2 giugno 1094. Dopo che il corpo fu riposto nell‘antica cattedrale iniziarono a verificarsi vari miracoli, cosicché l’ arcivescovo di Trani decise di proclamarlo santo e di far costruire una basilica in suo onore.


Alla cattedrale si accede tramite una doppia rampa di scale che conduce alla porta centrale di bronzo. (Fedele riproduzione della porta originale opera di Barisano da Trani e custodita all’ interno della cattedrale).

Attraverso una scala si accede alla chiesa di santa Maria: una lunga aula divisa in tre navate contrassegnate da ventidue colonne. Attraverso un’altra scala si giunge al sacello di san Leucio, le cui spoglie sono giunte a Trani nel VII secolo. Il pavimento è costituito da lastre di pietra ed è possibile ammirare ,in prossimità dell’entrata, una lastra tombale. Sulle pareti, sono visibili resti di affreschi mal conservati. Sempre dalla chiesa di santa Maria, scendendo alcuni scalini si accede alla cripta di S. Nicola Pellegrino, caratterizzata da colonne di marmo greco alte e sottili.

Dove si trova la cattedrale

La cattedrale è stata edificata in una ampia piazza che si affaccia direttamente sul mare e dalla quale è possibile scorgere il Castello Svevo, dimora prediletta di Manfredi, figlio di Federico II. Nel 1259, ivi furono celebrate le nozze tra Manfredi e la giovane principessa Elena d’Epiro. Fu un matrimonio d’amore, al di là del gioco di interessi che a quel tempo erano alla base del matrimonio fra potenti, e dal quale nacquero quattro figli.

Tuttavia, la felicità durò poco, perché nel 1266 Manfredi fu ucciso nella battaglia di Benevento. Elena, tradita da tutti quelli che le stavano intorno, si rifugiò nel castrum insieme ai figli, ma fu scoperta e fu fatta prigioniera mentre i figli le furono strappati e rinchiusi per il resto della loro vita in Castel del Monte vicino Andria ed in Castel dell’Ovo a Napoli. In seguito alla rivolta del Vespro, Elena fu liberata e giunse in Sicilia, ma morì nel Castello di Lagopesole a soli 29 anni.

Castello Svevo di Trani

Castello Svevo di Trani

Il castello svevo di Trani, successivamente è stato sede del Carcere Provinciale fino al 1974. Restaurato dalla Soprintendenza dei beni culturali, oggi è sede di mostre, convegni e spettacoli teatrali tra i quali la rievocazione storica del matrimonio di Re Manfredi che offre al turista la possibilità di visitare anche le sale arredate di epoca medievale. Insomma Trani è una città da vedere, vivere e respirare.


Se oltre a cosa vedere a Trani, siete interessati ad altri luoghi della Puglia o della Basilicata, vi consigliamo di visitare la sezione TURISMO all’interno del nostro sito.

Mariaelena Grimaldi


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