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Sud e dintorni

Alla scoperta delle ville storiche di Riccione

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Riccione, ridente cittadina sul mare della riviera romagnola, famosa per il divertimento, per il lungomare, per i suoi attrezzatissimi stabilimenti balneari, per i suoi parchi acquatici, le vie dello shopping e sicuramente anche per le tante discoteche che di notte animano la città di luci, musica e tanto tanto divertimento.

Ma Riccione non è solo mare, parchi, terme o disco. Riccione è molto di più, è anche storia e cultura. Pertanto quest’oggi, vogliamo portarvi ad una scoperta più profonda della città. Vogliamo farvi conoscere alcuni luoghi, un po’ defilati dal turismo di massa.

Consapevoli del fatto che ai nostri lettori piace andare oltre i luoghi comuni, ecco alcune tappe da non perdere assolutamente. Un inconsueto tour tra dimore e ville antiche, acquisite prevalentemente come residenze estive da illustri personaggi, che innamoratisi della città di Riccione, hanno scelto poi di fermarsi per godere delle sue bellezze.

Villa Mussolini

Partiamo da Villa Mussolini, in origine chiamata “Villa Margherita”, soprattutto nota per essere stata la villa di Benito Mussolini e della sua famiglia per ben 10 anni, dal 1934 fino al 1943.

Benito Mussolini, innamoratosi del luogo, acquistò la villa e vi trascorse numerose estati prima di perire. Oggi quella stessa villa, chiamata appunto “Villa Mussolini”, costruita nel 1890, prima di diventare di proprietà del duce, passò nel corso degli anni di famiglia in famiglia. La prima proprietaria fu Eugenia Beccadelli in Grimaldi.

La villa adiacente alla spiaggia, dopo i lavori di ammodernamento realizzati nel 1940, per costruire i locali che avrebbero ospitato le famiglie dei figli del Duce, poteva contare ben 27 camere su tre piani. Per l’ampliamento della villa fu necessario inglobare delle dimore situate proprio nei dintorni di Villa Mussolini e di chiudere una porzione di strada pubblica.

Qualche anno dopo la caduta del fascismo, nel 1945 la villa divenne proprietà del Demanio Patrimoniale, riportando l’assetto urbanistico così come era in origine prima dei lavori di ampliamento della villa. Fu così eliminata la dimora dei figli e riaperta la strada pubblica chiusa ormai da diverso tempo. Dopo una serie di vicissitudini, progetti e tentativi anche di demolire la storica dimora, fortunatamente mai andati in porto, la villa dal 2005 è aperta al pubblico ed è sede di svariate mostre ed eventi.

Villa Franceschini e la Galleria d’Arte Moderna

Dopo aver visitato Villa Mussolini, passiamo ora a Villa Franceschini. Si tratta di un villino in stile liberty di inizio Novecento, abitazione appunto per la prima metà del secolo dell’omonima famiglia bolognese per poi essere lasciata in eredità al comune di Riccione nel 1953.

Dal 2005, Villa Franceschini, ospita la Galleria d’Arte moderna e contemporanea e propone inoltre, anche un ricco calendario di attività culturali, eventi e mostre.

All’interno del museo è possibile ammirare la straordinaria “collezione d’arte civica“, caratterizzata da opere di arte contemporanea realizzate prevalentemente da artisti noti per essere particolarmente attivi sul territorio. Dopo la collezione d’arte civica, ecco che potete ammirare anche la “Collezione Arcangeli”, realizzata con opere di artisti del calibro di Vincenzo Satta, Ennio Morlotti e Alberto Burri, vissuti durante il secondo dopoguerra italiano.

Villa Antolini

Continuiamo il nostro tour delle dimore storiche di Riccione. È la volta di Villa Antolini un vero e proprio gioiello di straordinaria bellezza, in stile liberty, realizzata nel 1923, dall’architetto futurista Mirko Vucetich.

Questa storica dimora, fu frequentata dalla massoneria prima della seconda guerra mondiale. Visitando la villa è evidente l’utilizzo di una simbologia esoterica, come ad esempio la stella a cinque punte e l’esagono, ma anche la suddivisione degli spazi, dato che è basata su un criterio numerologico sui multipli di tre.

La storia di questa Villa, è documentata dallo scrittore Andrea Speziali nel libro  intitolato ‘Una stagione del liberty a Riccione’. Dal libro si evince che la Villa è stata commissionata da un’importante famiglia che viveva tra Roma e l’America.

Dopo la morte di uno dei componenti della famiglia si decise di mettere in affitto e poi in vendita la Villa. Ma venderla non fu così semplice. Infatti, alcuni particolari della storica dimora spaventavano non poco i potenziali acquirenti della villa.
Solo nel 2009 una famiglia di imprenditori bolognesi decise di rilevarla e di ristrutturarla.

Siamo arrivati alla fine del nostro tour storico di Riccione, un vero e proprio tuffo nel passato, alla scoperta di un volto davvero insolito, di una città conosciuta per antonomasia come la patria del divertimento. Se dunque, desiderate trascorrere le vacanze nella perla verde dell’Adriatico, prenotate in anticipo il vostro hotel 4 stelle a Riccione. In questo modo potrete soggiornare comodamente senza spendere un patrimonio anche in estate.


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